Forte dei Marmi
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2/3/2020 - Territorio
GITA IN GARFAGNANA, 11 LUOGHI ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE
Le maestose Alpi Apuane fanno da cornice alla splendida Versilia. Al di là di esse, a circa un’ora di auto da Forte dei Marmi, si distende il bellissimo territorio della Garfagnana, terra ricca di borghi medievali, imponenti fortezze, spettacolari grotte e riserve naturali. Quali sono le mete assolutamente imperdibili, situate a poca distanza l’una dall’altra, di questa parte della lucchesia? Scopriamole insieme attraverso un itinerario.
Partendo dal St. Mauritius hotel, attraverso l’autostrada, ci dirigiamo in direzione Lucca. Una volta raggiunta, proseguiamo verso la Garfagnana e la nostra prima fermata: il celebre Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo che collega le sponde del fiume Serchio. Eretto nel XIV secolo per volere della contessa Matilde di Canossa in prossimità di Borgo a Mozzano, a causa dell’opera ingegneristica che a molti coevi del tempo parve di impossibile realizzazione, fu attribuita al diavolo.
Da lì, deviamo verso l’orrido di Botri, una spettacolare gola calcarea situata alle pendici dei Monti Tre Potenze e Rondinaio. Le pareti impervie e scoscese, che offrono un luogo ideale per far nidificare le aquile, sono scavate dalle acque dei torrenti Mariani e Ribellino, le quali si congiungono dando vita al Rio Pelago. La riserva è aperta da giugno a settembre.
Un castello e, attorno ad esso, delle mura protettive: questa è la conformazione di Barga, considerato da Pascoli come il proprio paese adottivo. Due sono gli ingressi che sono sopravvissuti fino ad oggi, quello di Porta Reale e quello di Porta Macchiaia. La città, nel corso del Medioevo, era molto conosciuta per la produzione locale di fili di seta, grazie alla presenza di mulini che sfruttavano l’energia idrica dei ruscelli circostanti. Parte della produzione era poi esportata verso le città circostanti, fra le quali anche Firenze. Imperdibili sono gli edifici storici del centro, come Palazzo Balduini, Palazzo Angeli, Palazzo Pancrazi e Palazzo Podestà; non da meno sono le chiese, quella del Santissimo Crocifisso e quella della Santissima Annunziata, all’interno delle quali sono conservate delle prestigiose opere d’arte. Anche il Duomo, noto come collegiato di San Cristoforo e fra i migliori esempi di architettura romanica della Toscana, costituisce un elemento di primario interesse, insieme alla Casa Pascoli e al Teatro dei Differenti, all’interno del quale lo scrittore pronunciò il suo discorso in favore della Guerra Libica.
Altra tappa è Gallicano, a cui fu dato il nome di un soldato romano, “Cornelio Gallicano”, anche se, il paese che ammiriamo noi oggi, risale senza dubbio all’epoca medievale. Circondato da due cinta murarie, l’una di origine medievale, l’altra di origine rinascimentale, l’edificio più antico è la Pieve di San Jacopo, con una straordinaria facciata romanica. All’interno, una Madonna col Bambino e Santi in terracotta della bottega dei Della Robbia contribuiscono a rendere un vero gioiello l’edificio.
Lungo il Torrente Turrite, in prossimità di Vergemoli, trova spazio l’Eremo di Calomini, un santuario quasi interamente scavato nella roccia. L’origine del santuario è avvolta da un affascinante mistero. Infatti, la leggenda narra che sia stata l’apparizione mariana a una giovane pastorella di Campolemisi, attorno all’anno mille, ad aver ispirato questa costruzione. L’edificio è uno dei pochi esempi di costruzione rupestre in Garfagnana. Un tempo custoditi dagli eremiti di Calomini, è oggi sotto la guida dei frati cappuccini di Lucca.
La Grotta del Vento è una delle più spettacolari grotte carsiche appartenenti alle Alpi Apuane, che si snoda in un sistema di caverne attraverso la Pania Secca. Situata circa 500 metri sopra il livello del mare, la conformazione attuale è stata creata dalla pioggia e dalla neve che hanno penetrato la roccia. La grande quantità di diossido di carbonio presente nella zona, si è piano piano mescolata con la roccia calcarea, dando così vita a tutte le bizzarre forme di erosione presenti al suo interno, che contribuiscono alla sua notorietà. Per arrivare alla Grotta, è necessario percorrere una strada di montagna che parte da Gallicano.
Vicino a Gallicano, Castelnuovo di Garfagnana è un borgo famoso ai più per la Rocca Ariostesca, divenuto negli anni vero e proprio simbolo del paese. L’imponente struttura difensiva risale al XII secolo, la quale fu successivamente ampliata con l’aggiunta della torre, della terrazza e della porta che circoscriveva l’accesso alla città. Il nome della costruzione che domina Piazza Umberto I deriva dal famoso poeta italiano Ludovico Ariosto, il quale governò nelle provincie della Garfagnana dal 1522 al 1525. Un altro oggetto di notevole interesse da parte dei turisti che visitano Castelnuovo di Garfagnana è senza ombra di dubbio il Duomo, il quale custodisce una preziosa Pala di San Giuseppe e un Cristo Nero. Anche il vicinissimo Teatro Alfieri, inaugurato la sera del 22 agosto 1860 con il melodramma “La Straniera” di Vincenzo Bellini, offre l’occasione per una piacevole immersione all’interno della longeva tradizione del teatro.
Proseguiamo verso il borgo medievale di San Romano che conserva ancora oggi lo scheletro originario, con fitte palazzate fuse le une con le altre. Nel centro del paese si trovano antichi archi, volte e numerosi cunicoli che conservano intatto il fascino di un tempo, dedicati ai santi del luogo o alla beata Vergine. Merita di essere visitata la Fortezza medievale di Verrucole che, tra i suoi ospiti più celebri, ebbe il grande poeta Ariosto, il quale fu responsabile anche di alcuni interventi di restauro in suo favore.
Tra i comuni di San Romano, Piazza al Serchio, Sillano e Villa Comedina, si snoda il Parco dell’Orecchiella, un’interessante riserva di cinque ettari popolata di rigogliosi faggi, fiorenti castagni, floridi pini e abeti prosperanti. Una ricca varietà di flora si sposa con una fauna altrettanto variegata: camminando lungo i sentieri del parco, non è affatto difficile imbattersi in cervi, mufloni e cinghiali, doverosamente sorvegliati da falchi e aquile reali che, non di rado, spiccano il volo sul parco.
Il Lago di Vagli, situato nel comune di Vagli Sotto in provincia di Lucca nelle Alpi Apuane, è stato creato artificialmente con lo sbarramento del Torrente Edron nel 1947 e la conseguente costruzione di una diga elettrica. I lavori della diga sono stati portati a temine nel 1948, con un susseguente innalzamento del livello dell’acqua a 92 metri, fattore che ha causato la sommersione di alcuni borghi circostanti. Il principale era Fabbriche di Careggine, piccolo borgo di fabbri e ferrei bresciani, fondato nel XIII secolo. A ogni svuotamento del lago (l’ultima volta è accaduto nel 1994), il paese riemerge.
Accingendosi per il rientro verso Forte dei Marmi attraverso le Alpi Apuane percorrendo la Strada Provinciale 13, facciamo un’ultima sosta ad Isola Santa, un piccolo paese situato sulle Alpi Apuane. Probabilmente fondato come ospizio nel Medioevo, questo borgo è oggi un albergo diffuso. Isola Santa si affaccia sull’omonimo lago artificiale, le cui acque hanno sommerso parte del paese stesso, che torna a riaffiorare in occasione del suo svuotamento. Secondo alcune ricerche condotte dall’università di Pisa sul finire del secolo scorso, sembra certo che, un tempo, questo luogo abbia ospitato un insediamento all’aperto risalente alla fase finale del Paleolitico e poi del Mesolitico.
La Garfagnana contiene delle perle di rara bellezza. Dagli edifici antichi ai paesaggi naturali, ampia e variegata è l’offerta di bellezze da ammirare. Prenota il tuo soggiorno al St. Mauritius Hotel, non perdere l’occasione di scoprire e contemplare fino in fondo le meraviglie del territorio toscano.
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